La mostra presenta alcuni capolavori assoluti di Albrecht Dürer: la celebre Madonna col Bambino, eseguita alla fine del XV secolo nel corso di uno dei noti viaggi di formazione in Italia, e una serie di incisioni tra le quali spicca Melencolia I.
Provenienti dalle prestigiose collezioni della Fondazione Magnani Rocca, detta la “Villa dei Capolavori”, le opere del Maestro di Norimberga sono prese a simbolo supremo e nel contempo punto di partenza dell’esposizione per indagare due tematiche universali che hanno appassionato filosofi, artisti, teologi, scrittori, medici e pensatori fin dalla notte dei tempi: la maternità e la melanconia.
Se nella rappresentazione della maternità di Dürer sono facilmente ravvisabili i paradigmi di amore eterno e assoluto, i valori umani e spirituali della tradizione cristiana e una profonda conoscenza degli stilemi dell’arte italiana, Melencolia I, senza dubbio la più conosciuta tra le incisioni del maestro tedesco, è da sempre oggetto di interpretazioni per via dei numerosi riferimenti simbolici, come la clessidra, la bilancia, il quadrato magico, il compasso e il noto poliedro con due punte troncate.
Dal segno di Dürer, “Mater et Melancholia” vivono in mostra in circa 70 opere eseguite da grandi artisti di periodi diversi, come Umberto Boccioni, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Giorgio Morandi, Giovanni Segantini, Gino Severini, Mario Sironi, Adolfo Wildt.
La mostra si sviluppa in cinque sezioni tematiche: Maternità, Malinconia, Malinconie della stanza e dalla partenza, Malinconie dell’artista, Opere al nero.
Completa il progetto espositivo la pubblicazione di un catalogo a carattere scientifico, che riproduce la totalità delle opere esposte e propone, oltre ai testi del presidente del Mart e dei curatori della mostra, un saggio di Massimo Bertozzi e di Andrea Pinotti, dedicati rispettivamente all’iconografia delle Madonne col Bambino nell’arte antica e al tema della melanconia nella storia e nella filosofia dell’arte, arricchiti da un saggio di Alessia Masi dedicato alla figura di Morandi incisore. Il volume è edito da Sagep.
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