È Natale. Pippo e Amelia in arte Ginger e Fred, due ex ballerini famosi un tempo, sono stati invitati ad esibirsi nello show natalizio di una televisione privata. L’invito a due vecchie glorie serve alla produzione solo per riempire lo spazio che chiamano “rigatteria d’antan”.
Ma Amelia e Pippo non lo sanno e hanno accettato per ritrovare forse la magia di un tempo o forse un sentimento che si erano negati in gioventù. Nelle ore che precedono lo Show i due vengono sballottati e travolti da un caravanserraglio di personaggi improbabili, sosia, dilettanti allo sbaraglio, affamati che aspirano a un attimo di felicità.
Amelia e Pippo in quel contenitore sgargiante e vociante appaiono come due essenze pure e spaesate…
E poi tocca a loro. Sono finalmente in scena: parte la musica, iniziano con i loro primi meravigliosi passi ma salta la luce nello studio e lo spettacolo si interrompe ed è lì che seduti al buio, uno accanto all’altro, Fellini fa dire a Fred quello che lui stesso vuole dire a noi, al pubblico, al mondo: “Siamo due fantasmi che vengono dal buio e nel buio se ne vanno…”.
Il loro mondo fatto di Incanto, come la luna di carta che Fred ha chiesto al macchinista di far apparire magicamente durante il ballo, non c’è più.
Scrive Walter Benjamin: “C’era una volta l’Aura, l’Unicità, l’Incanto oggi c’è lo Shock, l’Urto, l’Impressione”.
Con Monica Guerritore e Massimiliano Vado.
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