“kind of Miles” è un’opera teatrale e musicale scritta, composta e interpretata da Paolo Fresu che evoca l’universo creativo e visionario di Miles Davis, immenso musicista scomparso nel 1991. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano è destinato a un tour pluriennale.
“kind of Miles” unisce il racconto di Fresu dedicato a Davis, una delle personalità più eccentriche e influenti della storia recente, con un percorso musicale che mira a ricostruire la vita e la musica di un artista che ha segnato il Novecento attraverso il suo universo sonoro e le sue relazioni artistiche e umane. La regia è curata dal bolzanino Andrea Bernard, artista dall’attività internazionale, legato a doppio filo al Teatro Stabile di Bolzano e capace di spaziare dalla prosa alla lirica. Di recente Bernard è stato insignito del Premio Abbiati per la regia del Don Carlo di Giuseppe Verdi.
“kind of Miles” chiude idealmente la trilogia prodotta dal TSB che ha visto Paolo Fresu protagonista di Tempo di Chet e Tango Macondo con un lavoro musicale e teatrale capace di disegnare il mondo creativo e visionario del trombettista statunitense nato nel 1926. «Chet Baker e Miles Davis sono stati i miei artisti di riferimento, due artisti che ho molto amato e ai quali mi sono sentito molto vicino. Miles ci ha insegnato ad andare sempre avanti. Credo che in questo momento storico, al di là dell’estetica, ci sia un bisogno impellente di vedere oltre le cose. Forse saranno proprio la visionarietà, la poesia e il coraggio a darci la possibilità di salvare il pianeta» riflette Fresu.
La narrazione di Fresu che firma anche la drammaturgia, è puntellata da momenti personali di vita vissuta – soprattutto l’apprendistato del jazz a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta – e vive del dialogo costante tra brani musicali originali, da lui composti e interpretati assieme a Bebo Ferra (chitarra elettrica) Christian Meyer (batteria), Dino Rubino (pianoforte e Fender Rhodes) Federico Malaman (basso elettrico), Filippo Vignato (trombone, multieffetti, synth), Marco Bardoscia (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria), e le suggestioni delle video proiezioni. Una formazione musicale d’elezione, composta da diverse personalità e diversi strumenti, acustici ed elettrici, che sottolineano il percorso discografico e live del “Prince of darkness” sotto il profilo del suono e della ricerca.
La scatola scenica che ospita gli artisti è abitata dai visual di Marco Usuelli e Alexandre Cayuela: un progetto visivo dal linguaggio profondamente contemporaneo che si intreccia alla narrazione e alla musica. Seguendo l’indole sperimentale e la tensione alla ricerca che ha sempre contraddistinto Davis, la tecnologia entra a far parte dello spettacolo, interagendo con le immagini. Grazie alla collaborazione con la Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano, in alcuni momenti dello spettacolo i segnali biometrici e acustici vengono utilizzati per generare alcune componenti del racconto visivo: in “kind of Miles” le emozioni e i suoni prendono forma e movimento. Il disegno luci pensato per completare il dispositivo scenico è di Marco Alba, i costumi originali che rievocano gli anni Settanta, sono di Elena Beccaro.
Ad accompagnare lo spettacolo ci sarà Ēkhō, un’installazione immersiva realizzata dal TSB in collaborazione con il Comune di Bolzano che, grazie alla tecnologia sperimentata dalla Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano e dai new media artist di “kind of Miles” Marco Usuelli e Alexandre Cayuela permetterà al pubblico di visualizzare le reazioni che un brano musicale produce su chi l’ascolta.
14.15.16 17 novembre
Teatro Sociale Trento
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