Quale sarebbe stato il futuro del ventiduenne Charles Darwin se non fosse stato scelto come naturalista del Beagle in una crociera che lo avrebbe portato a contatto con realtà naturalistiche così diverse dalla Gran Bretagna e così incredibilmente esaltanti? Come si sarebbe evoluta la vita di Alfred Russel Wallace se, spinto da un’insaziabile curiosità, non avesse deciso di spingersi, giovanissimo, lungo i fiumi amazzonici e per le isole dell’Arcipelago Malese per seguire la sua vocazione di naturalista raccoglitore?
La curiosità e la sete di conoscenza sono i motori che spingono i naturalisti di ieri e di oggi a divenire esploratori di nuovi e impensabili orizzonti della ricerca e di idee mai azzardate prima in terre ostili dove pochi osano recarsi. L’esplorazione risiede, forse, nell’essenza stessa della natura umana ed è parte di quell’irrequietezza che ci spinge a chiederci, fin da bambini: “Che cosa ci sarà oltre la siepe del mio giardino?”
In questa ventiduesima edizione del Darwin Day milanese celebreremo la nascita di Charles Darwin e della sua gloriosa teoria parlando di esplorazione dal punto di vista dei naturalisti, ma anche da quello delle piante e degli animali che si avventurano fuori dai limiti della loro distribuzione originaria per confrontarsi con le realtà ambientali nuove ed esotiche di altri continenti, degli ambienti insulari e delle città.
mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio: l’Aula Magna del Museo di Storia Naturale ospita un ciclo di conferenze aperte al pubblico. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Sarà possibile seguire gli interventi anche in streaming a questo link.
sabato 15 e domenica 16 febbraio: visite guidate gratuite in museo per adulti e bambini.
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