Al via la 74a edizione della Festa dell’Uva di Vo’: dal 19 al 21 settembre un meraviglioso viaggio tra arte, tradizione e territorio. Una delle manifestazioni tra le più longeve del Veneto torna a illuminare i Colli Euganei pronta a stupire, emozionare e coinvolgere, come ogni anno dal 1950. Il momento clou sarà domenica 21 settembre con la doppia sfilata dei carri allegorici: opere d’arte in movimento realizzate interamente a mano con veri acini d’uva. Oltre 250 volontari sono già al lavoro per costruire cinque carri spettacolari. L’evento sarà arricchito da degustazioni, concerti, laboratori per bambini e percorsi tra le cantine. Una celebrazione collettiva di arte popolare, memoria e identità.
I Carri Allegorici: arte, dedizione e comunità
La Festa dell’Uva di Vo’ è una delle manifestazioni più longeve e partecipate del Veneto – quest’anno alla sua 74° edizione – torna per far rivivere un rito collettivo che attraversa generazioni e restituisce significato al tempo e alla bellezza del fare insieme. La sfilata dei carri rappresenta il cuore simbolico della manifestazione. Ogni carro, decorato interamente con uva vera incollata manualmente, richiede mesi di lavoro e coinvolge circa 50 volontari ciascuno. Ogni carro racconta una storia: mitologia, tradizione rurale, ironia, ma anche temi di attualità. Queste storie prendono forma sotto le mani dei Mastri Carristi, che, con ogni acino, con ogni movimento, trasmettono un messaggio forte di identità e appartenenza. Per l’edizione 2025 sono previsti oltre 22 quintali di uva distribuiti su cinque carri. I numerosi volontari impegnati tutto l’anno nell’impresa, trasformano così questo piccolo paese dei Colli Euganei in una scenografia a cielo aperto. I carri sono il frutto di una tecnica unica in Italia, praticata da pochissime altre realtà: ogni singolo acino d’uva viene attaccato a mano, creando superfici spettacolari che, a volte, superano i 100 metri quadrati di uva per carro.
Domenica 21 settembre, il momento più atteso: la parata dei carri che si svolge con due spettacoli, uno diurno e uno notturno. A quella diurna delle 15 seguirà la sfilata notturna delle 20.30, in un’atmosfera surreale tra luci, suoni ed eventi magici. È proprio nel cuore della notte, con il buio avvolgente e la luminosa bellezza dei carri, che la festa raggiungerà il suo massimo splendore. Ogni carro sarà illuminato in modo da esaltarne la bellezza, creando un’atmosfera magica e surreale che trasporterà i visitatori in un mondo da fiaba.
L’evento è in realtà una tre giorni di musica, arte, vino e cultura che inizia venerdì 19 settembre e racconta un territorio, il suo orgoglio e la sua vocazione agricola e creativa.
Oltre la sfilata: vino, musica e poesia
Il programma 2025 include anche il Villaggio DiVino (con degustazioni di Serprino e vini DOC/DOCG), concerti serali, laboratori per bambini, eventi artistici come “Poesia nel Vino” e la rassegna “CineVino”. Attività pensate per far vivere il territorio attraverso tutti i sensi, in un’esperienza immersiva. Dai trenini enologici tra le cantine (“Calici in Carrozza”) alla “Pigiatura dell’Uva” per i più piccoli, dalla mostra delle uve ai concerti all’alba tra i vigneti, ogni angolo di Vo’ si trasformerà in palcoscenico per una narrazione collettiva fatta di paesaggio, gusto e condivisione.
Nello specifico, Calici in Carrozza rappresenta, senza dubbio, la grande novità di questa edizione: l’evento si configura come un percorso enologico itinerante di notevole interesse culturale e turistico, finalizzato alla valorizzazione del territorio dei Colli Euganei e delle eccellenze vinicole di Vo’. Durante l’esperienza, gli avventori potranno salire a bordo di un trenino adibito a mezzo di collegamento di cinque tra le storiche cantine della zona, seguendo un itinerario prestabilito che assicura la scoperta graduale e approfondita di ogni tappa.
Il programma prevede soste di 30 minuti ad ogni fermata, durante le quali i partecipanti avranno l’opportunità di eseguire degustazioni guidate direttamente in cantina. Gli esperti enologi presenti illustreranno il percorso produttivo del vino,
ponendo particolare attenzione alle denominazioni DOC e DOCG, e offrendo spunti di riflessione sulla tradizione, la tecnica e l’innovazione nel settore vitivinicolo locale.
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