La vista di una città dall’acqua si sa, è tutta un’altra storia. Palazzi, mura, chiese e fortezze svettano dal basso verso l’alto, mentre la corrente dolcemente ci culla nella nostra discesa del fiume, passando da un ponte all’altro. A bordo del gommone che ci regala i brividi dell’avventura, è facile capire quale e quanta importanza ebbe questo fiume per lo sviluppo e la storia della città scaligera, abbracciata dal suo letto serpentino.
A partire dal mese di aprile, l’Adige Rafting organizza “Raft & Museum”, 8,5 km di discesa del fiume con soste nei luoghi più significativi della città e ora, grazie alla collaborazione con i Musei Civici di Verona, il percorso può essere integrato con la visita dei tre musei cittadini che si affacciano sulle rive del fiume: il Museo di Castelvecchio, il Museo Archeologico al Teatro Romano e il Museo di Storia Naturale.
L’imbarcazione attracca nei tre ponti situati vicino ai rispettivi musei: il Ponte Scaligero per il Museo di Castelvecchio, il Ponte di Pietra per il Museo Archeologico al Teatro Romano e infine, la Dogana di fiume per il Museo di Storia Naturale.
Scendendo il fiume, le sue rive ci raccontano dello stretto e indissolubile rapporto intessuto nei secoli con i veronesi, della sua importantissima funzione di via di comunicazione certa, veloce, tra i Paesi del Nord Europa e quelli del Mediterraneo, che avevano nel porto di Venezia il punto di arrivo delle merci, trasportate dai barcaioli con il burchio, la tipica imbarcazione a fondo piatto utilizzata nella navigazione fluviale.
Così, le acque dell’Adige, a volte quiete e a tratti impetuose, si animavano di zattere cariche di legno che dal Trentino scendevano sostando prima a Verona, dove gli artigiani scaligeri attendevano la materia prima soprattutto allo scalo di Isolo, il più importante della città, di fronte a Veronetta all’altezza di Palazzo Giusti, dove un tempo c’erano le segherie, e poi proseguivano sino a Venezia.
La discesa, con giubbotto salvagente, pagaia e guida fluviale, F.I. Raft (Federazione Italiana Rafting), mostrerà gli scorci più affascinanti di Verona ammirati dalla nostra insolita prospettiva e insegnerà a pagaiare tra le onde che si incontrano in corrispondenza di alcuni ponti. Lungo il percorso si possono effettuare soste per consentire i racconti sull’antico utilizzo del fiume e sulla storia dell’idrografia veronese e la visita della Dogana veneta di fiume in zona Filippini.
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