Il cuore non batte solo per amore: ci sono esperienze in grado di farlo battere (forte) per le grandi emozioni legate ad attività adrenaliniche.
A San Vigilio / San Martin Dolomites il cuore batte per le proposte che lasciano letteralmente senza fiato, condite di velocità e dinamismo.
Partiamo dalla zip line più lunga d’Europa che permette di “correre” appesi ad un filo a 80 km all’ora librati nell’aria, davanti al paesaggio maestoso delle vette dolomitiche: 3 chilometri di emozioni e 400 metri di dislivello. Tra la stazione a monte della cabinovia “Piz de Plaies” a 1600 metri di altitudine e la stazione a valle della cabinovia “Cianross” è stata tesa una resistente corda metallica, ancorata ad alberi di grossa dimensione, che taglia la valle a zig zag. Durante il volo si incontrano altre 8 piattaforme intermedie, per riprendere fiato e ammirare il paesaggio. La campata principale è lunghissima: 780 metri di volo; il punto più alto da terra è 100 metri. Le vertigini danno un brivido lungo la schiena: il senso del vuoto è tangibile.
Dall’elemento aria passiamo all’acqua, con l’altrettanto emozionante rafting sul fiume oppure con la prova di coraggio e il bagno ghiacciato nel torrente Ciamaor o nel lago di Limo. Una rinfrescata estiva che tonifica il corpo e la mente, pronti per proseguire per l’escursione a piedi o in bicicletta.
Questo splendido territorio si lascia apprezzare, oltre che a piedi, in bicicletta: l’opzione delle due ruote accontenta anche chi ama la velocità e quindi il downhill. I temerari possono scendere dal Furcia trail che parte dalla stazione a monte di Plan de Corones. La pendenza media è del 15% e il grado di difficoltà è medio – alto. La terra è l’elemento che predomina: le ruote corrono velocissime tra ghiaia fine, sabbietta, terra fangosa, roccette e terreno ricoperto dagli aghi delle conifere. Chi non ha esperienza, si può iscrivere alle Skill Lesson per apprendere le tecniche di discesa su questi trail impegnativi, da affrontare con l’adeguata preparazione. Il Bike Park Rollercoaster con salti e paraboliche, che sembrano montagne russe naturali, è il luogo per eccellenza dove sperimentare la velocità della discesa in sicurezza.
La verticalità delle pareti dolomitiche diventa un invito ad arrampicarsi e toccare con mano nel vero senso della parola questa bellezza, Patrimonio dell’Unesco. La via ferrata al “Piz da Peres”, inaugurata nell’estate 2022, è una sfida per salire in vetta con mani e piedi. Raggiungibile partendo dal Passo Furcia, sopra San Vigilio di Marebbe, è composta da tre interessanti sezioni con un grado di difficoltà C/D (medio/difficile). (Per i principianti è consigliabile farsi accompagnare dalle guide alpine). Su queste rocce che sembrano magiche, si sperimentano il batticuore e il sorriso allo stesso tempo. Il paesaggio che si apre man mano si sale, è spettacolare e ancora più spettacolare è la sua trasformazione all’ora del tramonto, chiamato in ladino, Enrosadira. La particolare composizione chimica di carbonato doppio di calcio e magnesio delle Dolomiti prende il caratteristico colore rossastro quando i raggi del sole, ad una certa inclinazione (alba e tramonto) colpiscono le rocce. Se durante il giorno le Dolomiti sono “pallide”, dal color grigio chiaro, all’alba e al tramonto si infuocano, regalando una diversa prospettiva. Entra in gioco il quarto elemento, il fuoco, che dipinge lo scenario con una grande pennellata di rosso.
INFORMAZIONI GENERALI
San Vigilio – Dolomites è la cooperativa turistica nata per promuovere questo speciale territorio che si estende tra i paesi di San Vigilio di Marebbe e di San Martino in Badia. Oltre alla bellezza della natura alpina, questa incantevole regione votata al turismo, possiede delle caratteristiche che pochi altri luoghi alpini hanno: la lingua, la tradizione e la cultura ladina. L’ospitalità, la cucina, l’atmosfera, l’accoglienza sono impregnate di un flair speciale che si percepisce fin da subito dal dolce suono della lingua ladina: il buongiorno mette di buon umore con un “Bun De” e l’arrivederci suona con un incomprensibile “A s’odëi” che strappa un sorriso. La vacanza diventa una scoperta non solo di zone di grande bellezza ma anche di un patrimonio immateriale che non si tocca con mano ma si vive.
San Vigilio è un vivace centro turistico che non ha perso il suo carattere di paese alpino; comprende anche le minuscole frazioni di Pieve di Marebbe (il nucleo più antico), Longega (nei secoli era il punto dove sostavano i viaggiatori e i commercianti e Rina (un pugno di case isolate che orgogliosamente si mantengono in vita, nonostante la lontananza dai piccoli centri). San Vigilio è adagiato sul versante più soleggiato del Plan de Corones, (tra i più rinomati comprensori sciistici dell’Alto Adige), circondato dal Parco naturale di Fanes-Senes-Braies. Il paese di San Martino in Badia, un tempo sede giurisdizionale, è celebre per il suo castello “Ciastel Tor” e la sede dell’Istituto culturale ladino “Mircurà de Rü”. Le sue frazioni sono Piccolino, con le sue residenze signorili d’epoca, Longiarü, recentemente nominato “villaggio degli alpinisti” e Antermoia, posti in posizione idilliaca verso il passo delle Erbe. Il paese di San Martino è inserito nel Parco del Puez-Odle, una cartolina dolomitica, proprio come il Parco Fanes-Senes-Braies. La zona privilegiata, immerso in due parchi naturali, l’attenzione per l’ambiente, il rispetto per la natura e la gestione in chiave ecologica hanno permesso a “San Vigilio – Dolomites” di conseguire, per primo in Alto Adige, la certificazione internazionale per il turismo sostenibile GSTC (terza in Italia).
San Vigilio e San Martin sono tra le zone più incontaminate delle Dolomiti, “Patrimonio mondiale naturale dell’Umanità UNESCO”, offrono panorami straordinari e costituiscono la porta d’ingresso per due dei sette Parchi naturali altoatesini.
I comuni di Marebbe, e quindi San Vigilio, sono in gran parte inclusi nel Parco naturale di Fanes – Senes – Braies, che si distende per 25.453 ettari ed è, per superficie, il secondo dei parchi naturali altoatesini.
Gran parte del territorio di San Martino in Badia è ospitato dal Parco naturale Puez-Odle, che è definito un libro di storia della Terra. All’interno dei suoi 9.400 ettari circa di estensione, ad una quota media di poco inferiore ai 2.500 metri, questo ambiente presenta anfiteatri naturali, austere caverne, pinnacoli di roccia e bizzarre forme di erosione: luoghi come il “Col dala Soné” sull’Altipiano della Gardenaccia o sul “Col de Puez” custodiscono gli unici resti di depositi risalenti al Giurassico e al Cretacico di tutte le Dolomiti.
Contatti:
Cooperativa Turistica San Vigilio/San Martin – Dolomites
Via Plan de Corones 38/1
I-39030 San Vigilio di Marebbe (BZ)
www.sanvigilio.com
Tel. +39 0474 501037
info@sanvigilio.com
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