Il sogno è essere accolti in un luogo incantato e incantevole: un gruzzolo di case antiche riammodernate con tutti i comfort, ma nel rispetto della loro autenticità; il cielo stellato e il silenzio della campagna intorno; il contatto con la natura e il benessere che deriva dai ritmi più lenti. Insomma, Borgo Baccile: un luogo autentico d’ospitalità italiana. Si trova tra mare e montagna, in Abruzzo, a Crecchio (Chieti). La firma è quella Fantini Wines, l’azienda vitivinicola fondata nella vicina Ortona da Valentino Sciotti e diventata leader tra quelle esportatrici nel Sud Italia, grazie a un’attenta politica votata alla più alta ricerca qualitativa e di marketing. Borgo Baccile è – siamo alla sua sesta stagione – un modello di ospitalità diffusa che trova i propri punti di riferimento nella piazza, nella grande piscina, nei giardini, e che significa riappropriarsi di muri che raccontano il tempo, di cantine che celano frantoi secolari, di stradine che, in passato, risuonavano di musiche popolari nei giorni di festa.
Ma come è nato questo sogno? Quasi per caso, ci racconta Nico Sciotti, figlio di Valentino e attivo a tempo pieno nella gestione del Borgo: «Un giorno, nel 2015, ero con tutta la mia famiglia in Sudafrica, per una specie di vacanza nella zona di Stellenbosch, enologicamente straordinaria. Rimanemmo colpiti dal fatto che ogni cantina non solo producesse ottimi vini, ma risultasse meravigliosa, curatissima, perché oltre a essere un luogo di lavoro si proponeva anche come meta di un turismo enologico a 360° e tutto l’anno, aperta all’ospitalità e alla scoperta del territorio». Belle camere dove dormire, ristoranti dove mangiare bene, proposta di tante degustazioni… «Perché non fare lo stesso anche da noi?», si son chiesti gli Sciotti. La cantina c’era, Fantini Wines. E c’era anche, lì vicino, un luogo dell’anima che poteva trasformare l’immaginazione in realtà: Crecchio appunto, borgo cinquecentesco del quale la famiglia Sciotti è originaria. E che attendeva solo di poter tornare a nuova vita.
OSPITALITÀ E GRANDE VINO
Borgo Baccile è dunque figlio di un legame inscindibile con il grande vino. Gli ospiti non solo possono godersi una vacanza straordinaria; ma possono arricchirla anche di degustazioni, così da calarsi nella realtà enologica di Fantini. Si possono gustare le migliori sue produzioni, a tre livelli diversi, da 25 euro (principianti), 35 euro (appassionati) e 50 euro (cultori), il tutto accompagnato da una selezione di deliziosi salumi e formaggi tipici abruzzesi; è possibile prenotare visite guidate nella vicina cantina di Fantini a Ortona; è persino possibile andare alla scoperta dei vigneti abruzzesi e in particolare, con lo straordinario pacchetto “vini di mare” – davvero una chicca -, ci si ritroverà in alcuni dei luoghi più belli della regione, a strapiombo sul blu, tra vigneti affacciati sulle onde, che regalano vini dalla straordinaria mineralità. Come Ripari di Giobbe, a 10 minuti dal Borgo: lungo la costa, in una Riserva Naturale Regionale di 35 ettari, con l’acqua cristallina che accarezza una falesia rocciosa alta fino a 65 metri e ricoperta da macchia mediterranea, Fantini vanta un prezioso vigneto, due ettari e mezzo che sembrano tuffarsi nell’acqua. Tutto da scoprire e ammirare.
SQUADRA CHE VINCE…
Uno dei punti forti di Borgo Baccile, oltre ai vini, è quello di offrire un’accoglienza calda, amichevole, attenta ma mai affettata. Nico Sciotti: «Siamo fortunati: anche quest’anno abbiamo potuto confermare per intero il nostro staff, una squadra straordinaria di ragazzi giovani, sorridenti, polivalenti, creativi: c’è Gabriele il direttore, l’altro Gabriele suo braccio destro, poi Giada, Ivoska…». Però, in cucina, l’esperienza conta eccome: ecco quindi la mitica signora Elodia – una punta di diamante – a garantire la qualità eccezionale delle colazioni tipiche, ma anche un pasto di qualità per chi pernotta e non vuole spostarsi per soddisfare il proprio appetito. Mentre, in occasione di eventi, la struttura si affida ancora una volta alla sapienza dello chef Tany Moscone, cuoco rinomato in Abruzzo per la sua ricerca dei migliori prodotti e la sua abilità nel preparare manicaretti di cucina territoriale.
BORGO BACCILE CRESCE, NEL NOME DELLA SOSTENIBILITÀ
La sesta stagione di Borgo Baccile, iniziata a marzo, trova insomma tante conferme. Ci saranno presto però, anche belle novità: è previsto l’inizio di lavori per recuperare altre antiche case, nel 2025 saranno quindi disponibili ulteriori 8 camere per 16 posti letto, che si aggiungeranno agli odierni 4 appartamenti e 6 camere. A settembre s’interverrà anche sulle zone all’aperto: previsto un nuovo giardino e ulteriori aree comuni. Il tutto, attenzione, nel nome della sostenibilità: già Borgo Baccile vive in gran parte grazie a energia rinnovabile, perché dotato di pannelli fotovoltaici. Non utilizza gas; ha adottato una politica no waste e di totale rispetto ambientale, con la scelta di materiali bio e riciclabili. E anche nel recupero delle antiche case, utilizza il meno possibile di cemento: rispetta sempre le strutture originarie del borgo, «non spostiamo muri, non disfiamo per rifare, non interveniamo pesantemente ma solo con materiali leggeri, naturali». Son le stesse logiche che sta portando avanti anche Fantini Wines, che investe molto sul green e sperimenta sempre più i Piwi, le “viti resistenti ai funghi”, ossia che non richiedono di essere trattate con fitofarmaci. Una sperimentazione che presto si estenderà anche alle vigne che circondano Borgo Baccile.
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