Fino a non troppi anni fa, l’allevamento ovino valdostano si concentrava principalmente sulla pecora Rossett, antica razza montana da cui è possibile trarre un’ottima lana, perfetta per tessuti rustici d’arredo o anche per capi d’abbigliamento: proprio quello che ci vuole, per coprirsi dalle prime giornate frizzanti dell’autunno.
Ma ultimamente, sempre più, in Val d’Ayas gli alpeggi si puntellano, d’estate, di bianche nuvolette: sono pecore da latte, quelle della famiglia Bagnod, esempio eccellente di imprenditorialità di montagna e anche di ricerca, per quanto riguarda l’allevamento d’altura.
Resta aperta fino al 1° novembre la loro azienda agricola e agriturismo La Tchavana (parola che in francoprovenzale valdostano indica un fabbricato rurale d’alpeggio), dove ai 2.000 mt di quota dell’Alpe Metsan, sopra Antagnod, è possibile acquistare i prodotti di queste lavorazioni del latte ovino, su tutti il Gran Gessato e il Neige de Brebis, per l’appunto, la neve di pecora, oltre ai grandi classici valdostani come la Fontina D.O.P.
I formaggi vengono conservati in una delle cantine più alte d’Europa: la Crotta de Metsan. No, qui non si fa il vino: qui a scorrere è soltanto l’acqua della sorgente, che aiuta a mantenere costanti la temperatura e l’umidità di questa grotta naturale, dove le opere d’arte casearia trovano modo di riposare.
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