In Islanda, il Carnevale non si festeggia con grandi parate come in altri paesi, ma ci sono tradizioni uniche che ricorrono in questo periodo: la principale è il Þorrablót (la lettera Þ / þ si pronuncia “th”), la festa di metà inverno che si tiene tra fine gennaio e fine febbraio in coincidenza con il mese tradizionale vichingo di Þorri. Durante il festival di Þorrablót, gli islandesi organizzano feste e brindano ai vecchi dei pasteggiando con una varietà di piatti insoliti e meravigliosi, i þorramatur (letteralmente “il cibo di Þorri”), un assortimento di piatti tradizionali come carne salata, pesce essiccato e “hákarl” (squalo fermentato). Sebbene non sia un carnevale in senso stretto, il Þorrablót è un momento di ritrovo sociale, con musica e danze folk, dove le persone si riuniscono per celebrare l’arrivo della primavera e salutare l’inverno. Per l’occasione, la capitale Reykjavik ospita feste in maschera, specialmente per i bambini che si travestono e partecipano a giochi e attività, ma gli islandesi tendono a preferire eventi più intimi, come cene in famiglia e celebrazioni a livello locale. Sempre in questo periodo, imperdibile il Bolludagur (3 marzo), ovvero il “giorno del bignè”, che si preparano per poi essere farciti con panna e marmellata. Per saperne di più: www.evaneos.it/islanda/.
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