“Una cultura alimentare di collina“, è il titolo del libro edito dalla Franco Angeli e curato da LisettaArtioli, nata a Volta, ma castiglionese d’adozione.
Insomma, cittadina delle Colline Moreniche. A definirla tale sono oltre 300 pagine in cui, non da sola, ma con autori di un certo successo, ha messo insieme tutti i mangiari e i vini, che da Goito a Castiglione, da Solferino a Ponti sul Mincio possono essere gustati. Il “viandante“ non camminerà solo alla ricerca della cucina che fa un suo unicum, ma potrà aumentare il proprio sapere leggendo la preistoria nella la torba (i laghetti) e la storia patria, ospitando l’Alto Mantovano le più cruente battaglie del 1848 e del 1859 e capire la solidarietà incontrando Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa ed autore di “Un Souvenir de Solferino“. Sicuramente, la Lisetta Artioli preannuncia, attraverso una prosa scorrevole, di farci sedere alle mense rese accattivanti da cuochi e sommelier professionalmente in alto nella scala dei valori enogastronomici di una Lombardia sempre pronta stupire. Cuochi che hanno attualizzato i mangiari preparati un tempo da popolane,
che in grande povertà accontentavano la tavola grazie alla loro fantasia. Letto lontano dell’Alto Mantovano il libro provocherà più di una curiosità, sollecitando aspirazioni da soddisfare e palati da deliziare. Ottimo Lisetta.
Alle ricette, una miriade, raccolte con pazienza certosina in casolari e storie di un tempo, in buona vista pure le tue personali: “i Ciottoli“, che sono dolci e i “Solferini “, che sono salatini, hai aggiunto un ampio respiro culturale. Ti sei convinta che il turista è attento anche al passato, ama scoprire le proprie radici. Vuole arricchire lo spirito facendosi abbracciare da una natura incantevole (traccia è una serie di fotografie di incomparabile bellezza), qui può rivivere posti e vicende degli inizi dell’Unità d’Italia, cogliere i segreti dei Castelli gonzagheschi calandosi nella vita rinascimentale. Al capitolo che dà “ a definizione della cucina collinare e i suoi contorni “ vi hanno messo ingegno ben quattro autori: Lisetta Artioli, Pia Dusi, Paola Sposetti ed Aberto Vignali, si scoprono i colori dell’arcobaleno.
Un intero capitolo su orografia, il formarsi delle Colline, fino alle coltivazioni e gli usi e i costumi di allora e di oggi, redatto da Amelia Dusi e Giancarlo Ganzerla. A Costantino Cipolla è stata affidata la storia e delle guerre di indipendenza e della Croce Rossa. (Gastone Savio)
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