L’Alta Via delle Grazie, partendo dal centro di Bergamo si sviluppa per poco più di 271 chilometri, con 12.850 m di dislivello in ascesa e 11.557 in discesa, suddiviso in 13 giorni di cammino. Sul sito (www.altaviadellegrazie.com) vengono proposte anche una versione “breve” da 7 tappe ed una da percorrere in mountain bike in 8 tappe. Il Cammino ha il proprio punto di partenza presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie in viale Papa Giovanni XXIII a Bergamo e si conclude in Città Alta, dove i pellegrini, presentando la credenziale completa di tutti i timbri, ricevono la Grazia. Negli ultimi giorni camminiditalia.org, sito principe di riferimento per il settore, ha segnalato come esemplare l’accoglienza strutturata e garantita lungo il Cammino bergamasco-bresciano, con numerose strutture “a donativo”.
“Le strutture a donativo – spiega il sito – che possono essere gestite da enti religiosi, volontari o privati, sono luoghi in cui gli ospiti sono incoraggiati a fare donazioni libere invece di pagare una tariffa fissa per il pernottamento. Qui non si tratta solo di stanze e letti. Le strutture a donativo incarnano un’idea di condivisione e comunità. È come entrare a far parte di una grande famiglia, dove la tua presenza è più preziosa di qualsiasi importo che potresti mettere sul tavolo. La filosofia è semplice: accoglienza, condivisione, e nessuna barriera economica per un’esperienza autentica”.
“L’obiettivo di Gabriella – scrive ancora Cammini d’Italia – era quello di creare un Cammino con “ospitalità pellegrina”, un’opportunità per fare comunità, per accogliere in un modo più inclusivo e autentico orientato all’ incontro e allo stare insieme. Questo spirito rispecchia l’essenza di chi intraprende un Cammino, mettendo così in contatto il pellegrino con gli abitanti del luogo: individui genuini, autentici e orgogliosi delle proprie origini, profondamente legati alle tradizioni, ai costumi, alle espressioni e ai sapori distintivi della gastronomia locale. Confidiamo che l’Alta Via delle Grazie, con il suo coraggioso modello di ospitalità a donativo, diventi un faro ispiratore per altri cammini. Che ogni chilometro intrapreso lungo l’Alta Via delle Grazie, che ogni soggiorno, che ogni incontro apra la strada a nuove possibilità di generosità e condivisione.”
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