La Polonia è uno dei paesi europei che vanta alcune delle più belle foreste del Vecchio Continente, dislocate su oltre il 30% del territorio, che accolgono una vasta varietà di ecosistemi, da quelle di latifoglie alle conifere e ai faggi, oltre ad una ricca biodiversità. E proprio qui, dove le foreste danzano con il vento e raccontano storie di secoli passati, il legno non è soltanto un materiale, ma è anche un narratore silenzioso di culture, tradizioni e leggende che affondano le radici in un passato ricco e variegato, custode di segreti che si tramandano di generazioni in generazioni.
Cominciate dall’“Itinerario dell’Architettura in Legno” in Malopolska, che include 125 antiche chiese (di cui ben 6 iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO) e templi in legno dalle slanciate forme gotiche, con tetti spioventi e campanili a punta. Le chiese più antiche risalgono al XV secolo e sono vere e proprie meraviglie architettoniche, integrate perfettamente nel paesaggio montano, testimonianze di un’arte ancestrale, di maestri artigiani dell’epoca che costruivano di solito con legno di larice.
Spostandovi verso la montagna, incontrerete le bacowki, le tradizionali case di legno dei pastori che vivono sui Monti Tatra e sui Monti Pieniny e producono con maestria l’oscypek, un formaggio affumicato con legno di pino silvestre o abete rosso, a base di latte di pecora, unico per la sua particolare forma e per essere decorato personalmente da ciascun pastore (baca) in base al proprio stile.
Anche la Bassa Slesia è conosciuta per la sua ricca storia, cultura e vari aspetti dell’architettura, in particolare per le costruzioni in legno, le cui tecniche variano a seconda delle risorse e delle influenze locali. Oltre a poter osservare vari tipi di edifici e case tradizionali, costruite con travi di legno e dettagli decorativi caratteristici, in questa zona si trovano le Chiese della Pace di Jawor e Swidnica, considerate i più grandi edifici religiosi in legno dell’intera Europa, inserite nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, costruite nel XVII secolo e il Tempio Wang a Karpacz, un’altra interessante testimonianza architettonica e culturale che presenta elementi tipici delle stavkirke (tradizione norvegese caratterizzata dalla costruzione in legno senza l’uso di chiodi), come i tetti a più livelli e le decorazioni scolpite, che riflettono una profonda connessione con il patrimonio culturale nordico.
Addentrandosi nella regione Wielkopolska, con capoluogo Poznan, il pittoresco itinerario di antichi mulini offre la possibilità di scoprire tradizioni locali, storia e bellezze naturali. Qui, dove il ritmo della vita era scandito dal suono delle pale che girano, sorgono infatti numerosi mulini a vento storici, che rappresentano un’importante testimonianza del patrimonio architettonico e rurale polacco. Il percorso si snoda attraverso villaggi affascinanti, campi verdi e laghi, per un’immersione totale nella vita agreste della Wielkopolska. Lungo il sentiero, è possibile visitare mulini a vento restaurati, alcuni dei quali sono ancora in funzione, e apprendere di più sulle tecniche tradizionali di macinazione del grano e sulla storia di raccolti abbondanti, di sfide e trionfi della comunità locale.
Che sia a piedi o in bicicletta, le attività all’aria aperta vi permettono di godere della bellezza del paesaggio circostante, da un lato e di arricchire l’esperienza grazie anche a punti di interesse storici e culturali che si incontrano lungo il percorso, per scoprire la cultura e la storia polacche, dall’altro.
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