Conoscenza e crescita s’intrecciano all’infinito nello scorrere del tempo, un moto circolare incessante in cui si alternano le fasi della vita di ogni essere umano. È questa la suggestione invisibile che percorre l’evento espositivo Tre capolavori a Vicenza, a cura di Guido Beltramini e Francesca Cappelletti, voluto dal sindaco Giacomo Possamai come omaggio alle cittadine e ai cittadini della città, ma non solo.
Nella splendida cornice della Basilica Palladiana il pubblico potrà ammirare tre capolavori, ognuno espressione di un messaggio profondo: San Girolamo di Caravaggio, Le quattro età dell’uomo di Antoon Van Dyck e un inedito lavoro dell’artista contemporaneo vicentino Arcangelo Sassolino. No Memory Without Loss è il titolo dell’opera realizzata appositamente per l’evento. Tra passato e presente l’implacabile scorrere del tempo, fissato dalle pennellate dei Maestri, riprende a fluire nelle forme mutevoli dell’arte contemporanea.
L’evento espositivo darà la possibilità a tutti di ammirare da vicino opere di straordinaria bellezza.
Dopo aver ospitato celebri dipinti provenienti dai principali musei nazionali e internazionali, per la prima volta nella Basilica Palladiana verrà esposto uno dei quadri più importanti al mondo, il San Girolamo di Michelangelo Merisi detto Caravaggio, realizzato nel 1606 e custodito nella celebre Galleria Borghese a Roma. Nel dipinto San Girolamo è raffigurato come uomo di studi dedito alla conoscenza. I toni freddi e caldi della tela evocano il rincorrersi degli opposti, la vita e la morte, il passato e il futuro e, in generale, lo scorrere inesorabile del tempo.
Il moto ciclico del tempo torna anche in una delle opere più importanti dei Musei Civici di Vicenza, Le quattro età dell’uomo di Antoon Van Dyck che racconta le stagioni dell’esistenza: l’infanzia, la maturità e la vecchiaia. Il dialogo tra i due maestri viene arricchito dalla presenza del contemporaneo Arcangelo Sassolino, già presente alla Biennale di Arte del 2022 per il Padiglione di Malta con un lavoro riferito proprio al Caravaggio, La Decollazione di San Giovanni Battista. In quel caso il dialogo tra Sassolino e Caravaggio era a distanza. Qui invece l’artista si misura fisicamente con la materialità del quadro presente in Basilica. I tre capolavori ci catturano nella dimensione misteriosa e onirica del tempo.
Basilica Palladiana, Vicenza
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