Aprile con tre eventi bostoniani da non mancare.
La festività del New England Patriots’ Day, che commemora l’inizio della Rivoluzione Americana con numerose rievocazioni, sfilate e celebrazioni, include numerosi eventi allettanti. La tradizione locale onora coloro che hanno spianato la strada per la libertà dal dominio britannico quasi 250 anni fa e quest’anno si celebra – come ogni anno! – il terzo lunedì di aprile, il 15. Tra le varie celebrazioni ci sono le rievocazioni della storica battaglia di Concord e Lexington e la Maratona di Boston.
Quest’anno, Patriots’ Day include una combinazione di esperienze di persona e commemorazioni storiche virtuali. Il lunedì festivo crea un fine settimana lungo di tre giorni. E’ anche il primo giorno di una settimana di vacanza per le scuole pubbliche nonché una pausa per molti college e università locali, sia pubbliche che private.
La celebrazione più significativa del Patriots’ Day è la Maratona di Boston, che è stata corsa ogni Patriots’ Day dal 19 aprile 1897 (tranne che nel 2020 e nel 2021, a causa della pandemia) per segnare la festa allora di recente istituzione, con la gara che collega le lotte ateniesi e americane per la libertà. Pertanto, a volte il lunedì festivo è indicato come “Marathon Monday”.
La Boston Marathon è la più antica maratona del mondo ed è gestita fin dalla prima edizione dalla Boston Athletic Association (Baa). La Maratona di Boston è aperta a corridori professionisti e dilettanti, che abbiamo corso maratone ufficiali nei sei mesi precedenti la gara e abbiamo ottenuto tempi minimi stabiliti per ogni categoria di età. Boston richiama ogni anno oltre 20.000 atleti (e 500.000 spettatori). Alla prima edizione nel 1896, i concorrenti furono solo 18. Fino al 1971 la federazione USA non permetteva alle donne di iscriversi alle gare podistiche di lunga distanza, ma tra il 1966 e il 1968, Roberta Gibb partecipò per tre volte nascondendosi tra i cespugli prima della partenza. Nel 1967, Katherine Switzer si iscrisse alla gara fornendo false generalità. Così nel 1971 la gara fu aperta anche alle donne.
La Boston Marathon è stata la prima ad ammettere atleti con problemi di disabilità motoria. Gelindo Bordin è stato il primo campione olimpico (e unico italiano) a vincere la Maratona di Boston (1990). È una maratona particolarmente dura, perché presenta continui saliscendi e non rispetta i requisiti imposti dalla Federatletica mondiale, che prevedono un dislivello massimo tra il punto di partenza e quello di arrivo di 1 metro per km, per un totale di 42 metri, mentre il percorso bostoniano ne presenta 136. MeetBoston fornisce informazioni dettagliate su come assistere da spettatori alla 128° Boston Marathon.
Per chi si trova sulla strada del traguardo della maratona – la bella Boylston Street- dovrebbe tenere in considerazione i due monumenti eretti a memoria delle vittime dell’attentato terroristico del 2013, nei punti dove scoppiarono le due bombe. Il Boston Marathon Bombing Memorial ricorda le tre vittime: Krystle Campbell, 28 anni, Lingzi Lu, 23 anni e Martin Richard, 8 anni. Ogni pilastro è un tributo speciale ad oguno di essi: il pilastro di Martin Richard – contiene pietre prese da Franklin Park, dove il ragazzino amava giocare; il pilastro di Lingzi Lu, pietre dalla Boston University, dove studiava; il pilastro di Krystle Campbell – pietre da una delle isole della baia di Boston, Spectacle Island, dove lavorava e passava il tempo libero.
Il memoriale, ad opera dello scultore Pablo Eduardo, comprende quattro torce di bronzo e vetro alte sei metri. Attorno sorgono giovani alberi di ciliegio che fioriscono ogni aprile e due mattoni di bronzo sono stati posizionati sul marciapiede per onorare gli agenti di polizia uccisi in seguito all’attentato, l’agente del Massachusetts Institute of Technology Sean Collier e l’agente della Polizia di Boston, Dennis Simmonds. In base alla tradizione, la squadra di baseball dei Red Sox – gioca una partita in casa il Patriots Day e il match si conclude appena in tempo per consentire ai fan di guardare i maratoneti correre oltre Fenway Park sul loro percorso verso il traguardo.
I Red Sox in genere giocano ogni anno la loro apertura della stagione al Fenway Park all’inizio di aprile. Quest’anno, la stagione s’inaugura il 9 aprile con la partita contro la squadra dei Baltimore Orioles. La stagione del baseball inizia in primavera e finisce in autunno e la caratteristica forma “a diamante” dello stadio non lo rende adatto ad altri usi. Boston — e più in generale l’area del New England — è la città più vincente degli anni Duemila: i Red Sox sono la squadra di baseball di maggior successo del ventunesimo secolo, i New England Patriots lo sono nel football, e altri due titoli arrivarono dal basket con i Celtics e dall’hockey con i Bruins.
Fenway Park è uno dei simboli di Boston e la “casa” dei Red Sox. Nonostante siano passate le generazioni, Fenway Park rimane come nel giorno della sua apertura il 20 aprile 1912. Oggi l’app ufficiale MLB Ballpark consente facilmente di acquistare biglietti per le partite, pianificare una visita e partecipare a giochi dal vivo al Fenway Park. L’app Ballpark è un must per i fan che vogliono rimanere informati e connessi con la loro squadra preferita.
Nella lunga storia di questo celebre stadio – “America’s Most Beloved Ballpark” ed al contempo il più antico stadio di baseball – c’é anche Hollywood. Fenway Park ha steso il tappeto rosso per il film L’amore in gioco dei fratelli Peter e Bobby Farelly. Il film, interpretato da Drew Barrymore e Jimmy Fellon, narra la storia di Ben, un insegnante con una sfrenata passione per i Red Sox. Il film è basato sul libro di Nick Hornby Fever Pitch, di cui era già uscita una versione cinematografica conosciuta in Italia come Febbre a 90° e presenta numerose scene girate a Fenway Park durante la stagione 2004.
Poi è la volta del film di Ben Affleck, “The Town” in parte girato nello stadio nel 2009. Successivamente anche per alcune scene di un altro film, “Moneyball”, che furono girate in alcune parti dello stadio.
La squadra dei Boston Red Sox è tra le cinque squadre più importanti nella Major League Baseball. In anni recenti hanno raccolto la vittoria di tre World Series nel 2004, 2007 e 2013. Nel 2013, dopo l’attentato alla maratona di Boston, i Red Sox hanno conquistato l’ottavo titolo iridato. Il 20 aprile 2013, giorno successivo alla cattura degli attentatori, David Ortiz fece un discorso pre-partita in cui disse: «This is our fucking city! And nobody is going to dictate our freedom! Stay strong!» («Questa è la nostra fottuta città! E nessuno metterà in discussione la nostra libertà! Restate forti!»). Da quel giorno, per il resto della stagione la squadra appose sulle divise un adesivo con la scritta B Strong, per commemorare le vittime.
Le partite della squadra a Boston registrano solitamente il tutto esaurito, a testimonianza della fedeltà dei loro tifosi. L’attuale denominazione Red Sox, scelta dal terzo proprietario John Irving Taylor nel 1908, è una contrazione dialettale della parola Red Socks (Calze Rosse) e deriva dal colore dei calzettoni indossati dai giocatori della squadra.
Fenway Park è famoso per il muro sul settore sinistro del campo, chiamato The Green Monster. Alto più di 11 metri e lungo più di 73 metri, il “Mostro Verde” fu costruito nel 1934 in sostituzione di un muro protettivo esistente in precedenza. Alla base fu posto un tabellone segnapunti manuale che rimase in funzione fino al 1975, anno in cui Fenway Park venne dotato di uno più moderno. Questo tabellone manuale però viene a tutt’oggi utilizzato per indicare i risultati degli altri campi della MLB.
Il 9 giugno 1948, contro i Detroit Tigers, Ted Williams batté un fuoricampo di 153 metri, il più lungo mai misurato a Fewnay Park, che terminò nel settore di destra dello stadio. Per ricordare quell’evento, oggi al settore 42, fila 37, posto 21 esiste il Ted Williams’ Seat, un’unica sedia rossa in mezzo alle altre, tutte di colore nero.
Lo stadio di Fenway si visita tutto l’anno dalle 9.00 alle 17.00 (in inverno dalle 10.00 e ad eccezione della festività del Giorno del Ringraziamento, Natale e Capodanno) ed in qualsiasi condizione meteo. Nelle giornate di gioco in casa l’ultimo tour termina tre ore prima della partita. Tutti i visitatori sono tenuti a passare attraverso lo screening di sicurezza prima di entrare nel campo da baseball. Tutti i tour sono accessibili ai portatori di handicap.
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